Dispiace per Ballardini che ha pagato per tutti, ma l’esonero del romagnolo ha aperto le porte alla prima vera mossa degli americani: Andrij Shevcenko. Un asso dal punto di vista mediatico e si spera anche pragmatico. Il Genoa è messo molto male in classifica e con un calendario da brividi per la rosa attuale peraltro falcidiata da infortuni. Il mercato di gennaio purtroppo è ancora lontano e in queste ultime sette partite dj andata Sheva dovrà galleggiare con quello che ha. Per lui (con Tassotti e Maldera) su tratta di una sfida difficile, ma il fatto di aver accettato significa che l’ucraino ha coraggio. Il resto lo hanno fatto i nuovi padroni del Grifone buttando sul piatto un ingaggio triennali di diversi milioni. Questo è il segnale della discontinuità col passato che i tifosi aspettavano. D’altronde col closing alle porte l’aspettativa si stava alzando. Ora ognuno faccia la sua parte ier uscire dai guai: i tifosi rendendo meno gelido lo stadio, l’opinione pubblica che può fare forza visti i nomi accostati al mercato e a quello del futuro direttore sportivo e i giocatori che è ora che abbiano più determinazione anche se, va detto, mai hanno sbragato e lo dimostrano le numerose rimonte collezionate. Piedi per terra, umiltà e serietà. Il Genoa è ad una svolta storica ma difendere la serie A da cui il prossimo anno si potrebbe ripartire con più ambizioni è tutta ancora da difendere. Che sua chiaro perché se non si capisce questo, sarà un disastro. ( foto Genoa Cfc)

2 risposte

  1. Io sono contento a metà: sono contento che balla sia andato via perché non ne potevo più, però non sono contento perché aver cambiato adesso significa che Gasperini non potrà ritornare.

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